Il vecchio professore entrò in aula in un silenzio che sembrava pregno di aspettative. Con un piccolo sorriso, alzò un bicchiere d’acqua, tenue nel bagliore della luce che lo attraversava, e si rivolse agli studenti con un semplice quesito: “Quanto pensate che pesi questo bicchiere?”Le risposte si fecero strada nell’aria con entusiasmo: “50 grammi!”… “100 grammi!”… “125 grammi!”… Ma il professore scrollò le spalle e disse, con voce calma: “La verità è che non lo so nemmeno io, a meno che non lo pesi.
Tuttavia, non è questo ciò che voglio sapere oggi. La mia domanda è: cosa accadrebbe se lo tenessi così, sollevato, per qualche minuto?”
“Niente!”, risposero prontamente gli studenti, sicuri della loro risposta.
“Molto bene,” continuò lui, “ma se lo tenessi alzato per un’ora?”
Alcuni sorrisetti iniziarono a sbocciare in aula, mentre uno studente, seduto nelle prime file, rispose: “Beh, il braccio inizierebbe a farle male, professore.”
“Esatto,” annuì il professore. “E se lo tenessi sollevato per un giorno intero?”
Ci fu una risata collettiva. Un altro studente azzardò: “Il braccio potrebbe intorpidirsi! Potrebbe persino dover andare in ospedale!” E a quel punto tutti risero, immaginando il professore, sempre più in difficoltà, alle prese con quel bicchiere leggero ma ormai oppressivo.
“Esattamente,” disse lui, lasciando che la risata svanisse. “Ora ditemi, durante tutto questo tempo, il peso del bicchiere è cambiato?”
Gli studenti si guardarono intorno, un po’ confusi, ma poi tutti insieme risposero: “No.”
“Allora,” continuò il professore, “cos’è che causa il dolore e lo stress muscolare?”
Il silenzio che cadde in aula era stavolta intriso di curiosità. La risposta sembrava lì, a un passo, ma nessuno osava formularla.
Dopo una breve pausa, il professore si rivolse ancora una volta agli studenti e disse: “E cosa dovrei fare per alleviare questo dolore?”
Un ragazzo in fondo alla sala alzò la mano e suggerì, quasi sussurrando: “Mettere giù il bicchiere.”
“Esattamente!” esclamò il professore, con un sorriso soddisfatto. “I problemi della vita sono un po’ come questo bicchiere. Se li tieni in testa per un momento, sembrano leggeri, quasi insignificanti. Ma se ci pensi a lungo, cominciano a pesare, e se li trattieni per un giorno o più, diventano un fardello opprimente. Non riuscirai a fare altro. Non riuscirai a vivere.”
Il professore fece una pausa, fissando ognuno di loro con uno sguardo serio ma gentile. “È importante affrontare i problemi e le sfide, ma è altrettanto importante mettere giù il bicchiere. A fine giornata, lasciate andare i pensieri negativi. Liberatevi da ciò che vi tormenta, in modo da svegliarvi riposati e pronto ad affrontare una nuova giornata.”
Gli studenti ascoltavano, alcuni riflettendo in silenzio.
La morale era semplice, ma profonda: non lasciare che i problemi ti appesantiscano. Liberatene ogni giorno. Pensare troppo non risolverà nulla, ma ti lascerà più debole.
Metti giù il bicchiere.